[TESORI] Alle spalle della chiesa del Gesù (o Casa Professa se preferite), c'è un complesso artistico-monumentale che è visitabile tutti i giorni e che è costituito da una magnifica sacrestia, un piccolo museo, cripte sotterranee, e un oratorio che si trova al secondo piano del complesso. E' il cosiddetto Oratorio del Sabato, appartenente alla comunità gesuita, dedicato alla Croce e al Martirio di Cristo. E' un salone barocco decorato con stucchi da Procopio Serpotta nel 1740, e che aveva alle pareti laterali grandi tele, poi rimosse negli anni.
Oggi è un luogo dedicato a riunioni o semplici momenti di preghiera e riflessione per i gesuiti che tutt'ora vivono nel complesso di Casa Professa.
Un meraviglioso crocifisso ligneo del'600, l'affresco della volta, raffigurante l'incoronazione della Vergine, e un piccolo quadro della stessa Vergine, sono i gioiellini di tutto questo insieme. L'Oratorio è tutto restaurato col candore del suo bianco che esplode ed illumina la sala. Andate a visitare il complesso, al costo di un minimo biglietto, e ve ne renderete conto voi stessi...
Oratorio del Sabato (in fondo si vede il crocifisso ligneo) |
L'affresco della volta |
Il quadro della Vergine (di F.Randazzo) |
Un altro Oratorio barocco lo si trova nel complesso monumentale dei padri Teatini, all'interno dell'odierna facoltà di Giurisprudenza, una volta convento dei Teatini. E' il cosiddetto Oratorio di S.Giuseppe dei Falegnami, la maestranza seicentesca che rilevò l'oratorio dai Teatini ai primi dell'800. Con la soppressione degli ordini religiosi, avvenuta dopo il 1860, molti edifici, come i conventi, si trasformarono in scuole e uffici pubblici. E' anche il caso di questo oratorio, che appartiene all'università e funziona come cappella privata della facoltà di giurisprudenza. L'ingresso è dalla via G.D'Alessi, alle spalle della chiesa di S.Giuseppe. Splendidamente decorato dai familiari del Serpotta, Giuseppe e Procopio, il salone fu usato anche come luogo di riunioni, cosa evidenziata dalla presenza di sedili laterali, ed è un tripudio di stucchi più vicini, come stile generale, al barocco romano.
Affascinante ma bisognoso di restauri, l'Oratorio dei Falegnami conserva forse un piccolo segreto, ma poi nemmeno tanto celato : sull'altare ci sono due putti, uno con con riga, l'altro con compasso in mano, evidenti simboli massonici. Oltre a riunioni religiose, ospitò in passato anche altro? E' vero che del Serpotta si sa che appartenesse alla massoneria, ma qui i dubbi riguarderebbero tutta un'epoca e una situazione di gerarchie laico-ecclesiastiche che se da un lato può incuriosire, dall'altro è più che mai tenebrosa. Da segnalare anche all'ingresso una "vara" settecentesca di S.Giuseppe col Bambinello, che si portava in processione in epoche ormai lontane...
Oratorio di S.Giuseppe dei Falegnami/1 |
Oratorio di S.Giuseppe dei Falegnami/2 |
conosco l'oratorio del sabato e consiglio d'andarlo a visitare, provvederò per quello dei falegamani (sono curiosa di vedere i puttini). Grazie Fabio
RispondiEliminaRosalia, purtroppo, per i motivi che sappiamo, non hai potuto essere presente alla manifestazione "Le Vie dei Tesori" dello scorso Ottobre, che dava l'opportunità di visitare l'Oratorio dei Falegnami. Ne abbiamo parlato privatamente, ed anche per questo ho deciso di pubblicare questo post, per chi, come te, non ha avuto la possibilità di visitare certi luoghi. E prossimamente pubblicherò altro... Ciao
RispondiEliminaPer motivi anagrafici, e per vicinanza in quanto abitavo a piazza Bologni,negli anni 50 frentavo questo oratorio,quando era ancora adibito a Chiesa e vi si celebravano regolari Sante Messe.Ricordo il prete.Era grassoccio,simpatico e aveva una caratteristica, particolare in un regime democristiano,:era di sinistra e non lo nascondeva.L'Oratorio,per quanto bellissimo,non risquoteva particolari attenzioni,forse perchè alle cose belle eravamo abituati....
RispondiEliminaL'Oratorio dei Falegnami l'ho visitato,penso come molti palermitani,lo scorso mese,che era fruibile dal pubblico.L'altro mi manca,ma grazie alle foto che vedo qui,mi hai messo curiosità.Andrò presto. MARIA.
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