L'oratorio di S.Lorenzo, praticamente "attaccato" alla chiesa di S.Francesco d'Assisi, fu costruito verso la metà del XVI secolo dalla Compagnia di S.Francesco in S.Lorenzo. E' uno dei tanti oratori barocchi che possiamo ammirare nella nostra città. Infatti, pur essendo della metà del'500, l'oratorio venne completamente ridisegnato dal 1699 in poi, e al suo abbellimento vi lavorò il maestro del barocco : Giacomo Serpotta. Fu proprio lui che scolpì i rilievi inerenti alla vita di S.Francesco e di S.Lorenzo, molti dei quali, purtroppo, sono oggi privi di vari elementi, che nel corso degli ultimi 20 anni, in cui l'oratorio è stato più chiuso che aperto, sono stati trafugati dai ladri.
Nonostante ciò, il luogo conserva quel fascino tipico di queste costruzioni religiose. Sull'altare, poi, venne rubato, nel 1969, il famoso dipinto della Natività del Caravaggio (realizzato all'inizio del'600), oggi sostituito da una copia, che seppur ben fatta, non fa che lasciare rammarico ai visitatori...
Tra puttini in atteggiamenti vari e impertinenti (tipici dell'opera del Serpotta) e scene della vita dei suddetti santi, l'oratorio di S.Lorenzo ci avvolge nel candore del bianco degli stucchi serpottiani, nonchè negli elementi in marmo (del settecentesco pavimento) e bronzo dorato (dell'altare).
Vi si accede da un cortile all'aperto, anch'esso mancante di elementi decorativi per i motivi di cui sopra...
Oggi il sito barocco è nuovamente fruibile dal pubblico, col pagamento di un biglietto d'ingresso, grazie all'impegno di volontari che fanno anche da guida a turisti e semplici visitatori.
Quando avrete quindi una mezz'oretta di tempo, e soprattutto la voglia di (ri)scoprire e (ri)assaporare questa pagina di arte palermitana, fateci un salto. Non ve ne pentirete...
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Parete |
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Parete |
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Particolare della vita di S.Lorenzo |
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L'altare con la "copia" del dipinto di Caravaggio |
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Il pavimento in marmo settecentesco |
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Particolare del tetto |
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Particolare della vita di S.Lorenzo |
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Particolare della vita di S.Francesco |
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Statua del Serpotta |
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Stemma dell'ordine di S.Lorenzo sul pavimento |
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Puttini... impertinenti |
Il termine che usi,cioè "fruibile",da un lato sembra essere positivo,ma secondo me dall'altro non lo è poi tanto : spesso tante realtà artistiche del nostro patrimonio non vengono considerate tali,nè dagli amministratori nè dai palermitani stessi.Mi chiedo infatti quanti palermitani conoscono luoghi come questo oratorio? Quindi se fosse ancora chiuso,non sarebbe un problema per molti.Ora che è "fruibile" è sicuramente un passo avanti verso qualla che definirei non una città artistica o turistica,ma semplicemente una città "normale".Scusa lo sfogo e complimenti sempre per i tuoi articoli.
RispondiElimina-Andrea-
Questo periodo storico palermitano è tra i miei preferiti, tra l'altro sconoscevo l'esistenza di questo magnifico oratorio. Ben venga pagare un minimo simbolico purchè ci venga concesso di visitare questi luoghi straordinari. Grazie Fabio come sempre, per la tua professionalità e disponibilità.
RispondiEliminaLia
Sarà un piacere visitarlo,una magnificenza così non si può perdere;non ne ero a conoscenza,grazie....
RispondiEliminaoratorio che visitai un paio di volte,spinta dall'amore per il mio giacomino...i teatrini,i puttini come solo lui poteva lavorarli...un segreto che ha portato via con se...
RispondiEliminapeccato che per alcune "degne persone" non ci sia più ad abbellire il tutto la magnifica tela del merisi della natività con i santi francesco e lorenzo...unica testimonianza del passaggio di costui a palermo...peccato!!!
ma anche questa è palermo...purtroppo!!!
Ecco un vero gioiello serpottiano che merita un'accurata visita.Complimenti Fabio perchè porti a conoscenza questi capolavori sconosciuti a buona parte degli abitanti di questa città che è un vero scrigno di tesori.
RispondiEliminaQuesto splendido luogo, che ho visitato di recente con dei cari amici, è uno dei tanti patrimoni che la nostra città possiede e che tante persone purtroppo ancora non conoscono. Troppe bellezze, che sono chiuse dentro palazzi abbandonati o chiese dai portoni serrati, dovrebbero essere "fruibili" e riconsegnati alla comunità. Il Serpotta ci ha donato delle meravigliose opere piene di grazia e raffinatezza con cui possiamo deliziare i nostri occhi e arricchire il nostro bagaglio culturale.
RispondiEliminaNon posso esimermi dal commentare positivamente questo post dedicato ad uno dei nostri più grandi artisti,il Serpotta.Allo stesso modo mi duole constatare che quest' artista di cosi rara maestria è ,in questa città, poco valorizzato; nè è la prova la gran parte di oratori chiusi o ancora da restaurare.Spero che da adesso in poi ,con il nuovo sindaco, a Palermo cambino molte cose dal momento che le opere d'arte sono patrimonio culturale di tutti e per il bene di tutti.
RispondiEliminaSe posso .... in questo oratorio, esattamente nelle scale di entrata, sono state sepolte le ceneri di colui che ha reso immortale ed internazionale Giacomo Serpotta ed esattamente Donald Garstang ..... fu davvero commovente ....
RispondiEliminaGianluca Pipitò
Chissaà se quell'offerta fatta a quel Fraticello che avrebbe divuto fare restaurare il lampadario sia stata spesa per questo... o sono stato preso per i fo.....iio! Credo che io sia stato preso.... ma che l'offerta sia stata spesa si, ma per ben altro!
RispondiEliminali una sera d'estate ho assistito ad un concerto di canti gregoriani attorniata da quella magnifiche statue....
RispondiEliminaBellissimo oratorio,del quale conoscevo solo il nome, fino ad ora.Questo blog me lo ha fatto conoscere virtualmente,così come anche altri siti artistici,mostre e palazzi vari.Viene solo la voglia di riappropriarsi dei beni monumentali della nostra città.
RispondiEliminaComplimenti a Fabio per l'opera che svolge per la conoscenza di noi tutti.Grazie sempre.
Maria.