Il vicolo Lungarini |
La distanza "saltata" |
[ANEDDOTI] Un episodio settecentesco che in tempi recenti avrebbe fatto la fortuna di qualche paparazzo, è quello relativo ad un marchese del casato degli Oppezzinga. Nel vicolo Lungarini, antica strada rinascimentale che collega piazza Marina a piazza S.Francesco, c'è l'antico palazzo Canceria, che nel '700 ospitò la marchesa Canceria, pare, gran bella donna, ed avvezza ad avventure extraconiugali. Una delle sue scappatelle riguardò appunto una tresca col marchese di Oppezzinga.
Lo studioso Di Giovanni scrive che il marchese e la marchesa erano soliti intrattenersi in "piacevoli conversari" sino alle prime luci dell'alba (il Di Giovanni non si sofferma sulla natura dei piacevoli conversari). Però il tutto venne scoperto dalla famiglia Canceria, che una sera, fatta la posta al marchese di Oppezzinga, lo colse sul fatto. Da lì si scatenò un inseguimento sulle scale del palazzo, fino al tetto, da dove il marchese, tra le grida degli inseguitori, si prese di coraggio, e vedendosi perso, col vuoto sottostante, non esitò a saltare nel palazzo vicino... Un gran bel salto, che nei giorni successivi al fattaccio, fece ribattezzare il vicolo da chi abitava attorno, "Vicolo del Salto". La cosa destò ilarità tra il popolino, che commentò l'accaduto con un tam tam per tutta la città.Cosa successe dopo non lo sappiamo, ma il marchese di Oppezzinga ebbe così, suo malgrado, notorietà fino ai nostri giorni...
Lo studioso Di Giovanni scrive che il marchese e la marchesa erano soliti intrattenersi in "piacevoli conversari" sino alle prime luci dell'alba (il Di Giovanni non si sofferma sulla natura dei piacevoli conversari). Però il tutto venne scoperto dalla famiglia Canceria, che una sera, fatta la posta al marchese di Oppezzinga, lo colse sul fatto. Da lì si scatenò un inseguimento sulle scale del palazzo, fino al tetto, da dove il marchese, tra le grida degli inseguitori, si prese di coraggio, e vedendosi perso, col vuoto sottostante, non esitò a saltare nel palazzo vicino... Un gran bel salto, che nei giorni successivi al fattaccio, fece ribattezzare il vicolo da chi abitava attorno, "Vicolo del Salto". La cosa destò ilarità tra il popolino, che commentò l'accaduto con un tam tam per tutta la città.Cosa successe dopo non lo sappiamo, ma il marchese di Oppezzinga ebbe così, suo malgrado, notorietà fino ai nostri giorni...
Fab,l'articolo è piacevole e di scorrevole lettura,ma non vorrei errare il nobile interessato faceva di cognome OPEZZINGA CONTE DI VILLALTA e non marchese .
RispondiEliminaMi piacciono gli interventi come il tuo,Federico, perchè si crea una sorta di dibattito... Io mi sono documentato con un articolo di Rosario La Duca apparso sul Giornale di Sicilia anni fa, e che avevo conservato. Lì si parlava di un marchese,ma alla fine, poco importa... Conte o marchese, se la vide davvero brutta... Ciao
RispondiEliminaQuesto si che è un gossip ! Complimenti per il Blog,bello e affascinante !
RispondiEliminabeh... pare che i nobili palermitani all'epoca si dessero parecchio da fare e... da saltare, apprendo!
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