[TESORI] Tutti i palermitani ben conoscono piazza Bologni, situata in corso Vittorio Emanuele, nel tratto che dai Quattro Canti va verso la Cattedrale... Pochi di loro però sanno che il suo vero nome è Bologna. La piazza, edificata con criteri rinascimentali alla metà del '500, è un rettangolo delimitato da palazzi nobiliari e molto importanti. Uno di questi è, sul lato destro (se si osserva la piazza dal corso Vitt.Emanuele), palazzo Alliata di Villafranca, che nel XVI secolo fu dimora di Aloisio Bologna, il quale faceva parte di una delle famiglie nobili più potenti del '500, ragion per cui si dette il suo nome alla piazza. Danneggiato da un terremoto nel 1751, fu in parte restaurato, ma poi di nuovo offeso dai moti risorgimentali nel 1820. Il 27 Maggio del 1860 lo utilizzò Garibaldi per schiacciare un pisolino pomeridiano (c'è una lapide che ce lo ricorda). Il palazzo è di notevoli dimensioni, e meriterebbe senz'altro un restauro. Poi c'è il palazzo Ugo delle Favare, di origine tardo-cinquecentesca, che appartenne a varie famiglie nobili, ma distrutto in parte dai bombardamenti del 1943, è in uno stato di semidegrado. Il noviziato dei Carmelitani delimita l'altro lato della piazza. Costruito anch'esso nel tardo '500, è stato per tanti anni sede di istituti universitari. Dal lato del corso Vitt.Emanuele c'è Palazzo Riso. Abitato dapprima dai Ventimiglia, fu totalmente ricostruito nel 1780, ed intorno al 1930 divenne il palazzo del Fascio, ma fu sventrato dalle bombe del 1943, che lo rasero al suolo. Ricordo che sino ad una ventina d'anni fa, era poco più di un cumulo di macerie che circondavano un grosso fossato. Al centro della piazza domina la statua di Carlo V, qui portata nel 1631, dopo che si era pensato di metterla al centro dei Quattro Canti... Quindi piazza Bologna e non Bologni. Ma a chi venne in mente di nominarla in quest'altro modo ? Se lo sapete, comunicatemelo qui...
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Piazza Bologna-La statua di Carlo V |
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Piazza Bologna-Palazzo Ugo delle Favare |
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Piazza Bologna-Palazzo Villafranca |
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La lapide garibaldina sulla facciata di Palazzo Villafranca |
Giusto per puntualizzare a chi me ne ha parlato... La statua di Carlo V con la mano stesa, sta ad indicare una famosa frase che egli pronunciò a quei tempi, cioè "Sulle mie terre non tramonta mai il sole", avendo egli possedimentei sia in Europa che nel nuovo continente, l'America... Nei secoli successivi, tra il popolo, fiorirono due diverse "scuole di pensiero" su cosa significava quel gesto della mano destra stesa : 1) Per soggiornare a Palermo ci vuole un sacco di soldi alto così... 2)A Palermo l'immondizia alta così... La seconda tesi è molto più recente...
RispondiEliminaio l'ho sempre chiamata Bologni...come tutti del resto...mah...
RispondiEliminacomplimenti per il blog!
Giovy
SAREBBE STATO GIUSTO TITOLARE LA PIAZZA NON AD UNA CITTA',BENSI' ALLA FAMIGLIA CHE L'HA NOBILITATA CON LE PROPRIE MAGNIFICHE DIMORE, OVVERO "BECCADELLI DA BOLOGNA" ,PERCHE' IL CAPOSTIPITE DEL RAMO SICILIANO, VANNINO ,NEL 1303 SI PORTO' IN PALERMO DALLA CITTA'NATIA DI BOLOGNA PERPETUANDO LA PROPRIA CLARISSIMA STIRPE NELLA NOSTRA ISOLA .
RispondiEliminaFab,ho tentato di spiegare perche' giusto "BOLOGNA E NON BOLOGNI",e non mi voglio dilungare su storielle su Carlo V ,"ERA SOLTANTO UN SEMPLICE SALUTO ROMANO"rivolto ai fedeli sudditi. Mi rammarico che tale piazza risulta decaduta,spero per poco poiche' gia' sono stati i fondi per un decoroso restauro !!! Pero',desidero aggiugere qualche interessante curiosita' : Sulla lapide l'iscrizione parla del giusto riposo del DITTATORE GARIBALDI e proprio in quell'androne del palazzo ALLIATA MONCADA gia' di Aloisio Beccadelli da Bologna,dalle fondine cadde una sua pistola ne parti' un colpo e da lì a poco corse voce della sua uccisione .
RispondiEliminaFab,cosa si puo' aggiugere come curiosita' su Carlo V,che fosse un ballerino di contradanza !! si proprio si,in effetti ora è nella posizione originaria,ma nel ventennio fascista era stata posizionata in modo vicinoro al portale del palazzo Ugo delle Favare,in modo da rendere piu' visibili alle folle (durante le esibizioni vocali) i gerarchi di turno posizionati al balcone del Palazzo Belmonte Riso al tempo Casa del Fascio.Nel dopo guerra con passo di contradanza la statua è stata riposizionata nell'attuale posizione (senza la ringhiera perimetrale,deduco utilizzata per scopi bellici) .
RispondiEliminaL'aneddoto sul colpo di pistola sparato per caso lo avevo letto sul libro di Abba "Da Quarto al Volturno". Grazie per l'interessante contributo e approfondimento a questo post...
RispondiEliminaBologni, perchè le dimore della famiglia Beccadelli Bologna nei pressi della piazza erano diverse,e quindi quando ancora non esisteva una toponomastica ufficiale,i cittadini cominciarono a chiamarla" piazza dei Bologni",al plurale. Nicola Stanzione.
RispondiEliminaNon un commento ma una domanda:Qualcuno ha notizie su Palazzo Damiani, sito in Piazza Bologniaccanto al Noviziato?
RispondiEliminaHo fatto un visura su internet trovando degli interessanti articoli,sul palazzo Damiani,credo che possano essere,importanti per renderti pienamente edotto !!!
RispondiEliminaCiao all'amico anonimo del 11 ottobre 2001 !!!
Dalla toponomastica errata di quei tempi qualcuno scrisse Bologni perche' per ignoranza allora ma anche oggi I cognomi diventano plurali quando si parla di piu' componenti; I Bologna I bologni
RispondiEliminaLa piazza fu strutturata come tale nel tessuto viario nel 1556 contestualmente alla deviazione fuori le mura dell'alveo del fiume Kemonia e del livellamento altimetrico dell'antico alveo che scorreva in corrispondenza della Via Porta di Castro e prese il nome dall’allora reggente del Regno delle Due Sicilie don Carlo d’Aragona e Tagliavia. Nella nuova piazza Don Luigi (o Aloisio) Beccadelli Bologna (o de' Bologni), barone di Montefranco, fece costruire il suo palazzo e vent'anni dopo ampliò la piazza che da allora fu chiamato “Piano de’ Bologni”. Pertanto penso che la familiare ed usuale dizione di "Piazza Bologni" del toponimo non sia errata e che anzi sia preferibile all'altra perchè esclude il riferimento alla città di Bologna e indica chiaramente e più correttamente il riferimento alla famiglia "De' Bologni", considerando che in quel tempo era uso indicare i secondi cognomi anche in quel modo sopratutto negli atti notarili.
RispondiEliminaDa qualche parte nel corso degli anni ho letto che in passato tale piazza era denominata "il piano de' Bologni" inteso come plurale di famiglie Bologna. Inoltre come collezionista possiedo una cartolina dell'aprile 1925 spedita (con affrancatura di 40 centesimi di lire) da Marsala alla "Stazione Agraria piazza Bologni Palermo". Denominarla toponomasticamente Bologni non è quindi un errore ma una giusta interpretazione della linguistica storica.
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