[MISTERI] Accanto al Conservatorio di Musica V.Bellini c'è un torrione di un'antica chiesa, che è ciò che resta di essa dopo i bombardamenti del 1943... Questo "pezzo" di monumento è anche, forse, l'unica testimonianza esistente a Palermo di quello che è considerato da sempre, il mistero più affascinante della nostra città... Ma andiamo con ordine...
1517 : Gianluca Squarcialupo, uomo della media borghesia, si mette a capo di una rivolta che dovrebbe, nei suoi intenti, rovesciare quello che a Palermo è il potere oligarchico, ovvero toglierlo dalle mani di quelle poche persone che comandano in città a dispetto delle autorità spagnole e dello stesso vicerè Pignatelli, che da qualche giorno è, per così dire, costretto agli "arresti domiciliari" nel palazzo Steri. Il bersaglio dello Squarcialupo e dei suoi compagni, una ventina in tutto, sono i membri del Sacro Consiglio che detengono di fatto il potere cittadino. Nella ricorrenza della festa di S.Cristina, il 24 Luglio, vuole tendere un agguato a queste persone che si recheranno, verso sera, a messa, in Cattedrale. Ma i bersagli, avvisati da un frate delatore, se ne restano al sicuro, e disertano l'evento. Squarcialupo e i suoi allora, inviperiti, si avventano sui giudici dell'alta corte facendo fare loro una tragica fine... Nicolò Cannarella e Giovan Tommaso Paternò, i primi due malcapitati, vengono uccisi e gettati da una finestra del palazzo Steri, quindi straziati dal popolo che infierisce sui loro cadaveri. Il maestro razionale Gerardo Bonanno viene inseguito per strada, evirato barbaramente e poi ucciso...
Priamo Cappoccio, un altro giudice, tenta di nascondersi dentro la casa di una donna, ma scoperto, viene trascinato per strada e percosso fino alla morte.
1517 : Gianluca Squarcialupo, uomo della media borghesia, si mette a capo di una rivolta che dovrebbe, nei suoi intenti, rovesciare quello che a Palermo è il potere oligarchico, ovvero toglierlo dalle mani di quelle poche persone che comandano in città a dispetto delle autorità spagnole e dello stesso vicerè Pignatelli, che da qualche giorno è, per così dire, costretto agli "arresti domiciliari" nel palazzo Steri. Il bersaglio dello Squarcialupo e dei suoi compagni, una ventina in tutto, sono i membri del Sacro Consiglio che detengono di fatto il potere cittadino. Nella ricorrenza della festa di S.Cristina, il 24 Luglio, vuole tendere un agguato a queste persone che si recheranno, verso sera, a messa, in Cattedrale. Ma i bersagli, avvisati da un frate delatore, se ne restano al sicuro, e disertano l'evento. Squarcialupo e i suoi allora, inviperiti, si avventano sui giudici dell'alta corte facendo fare loro una tragica fine... Nicolò Cannarella e Giovan Tommaso Paternò, i primi due malcapitati, vengono uccisi e gettati da una finestra del palazzo Steri, quindi straziati dal popolo che infierisce sui loro cadaveri. Il maestro razionale Gerardo Bonanno viene inseguito per strada, evirato barbaramente e poi ucciso...
Priamo Cappoccio, un altro giudice, tenta di nascondersi dentro la casa di una donna, ma scoperto, viene trascinato per strada e percosso fino alla morte.
Le famiglie potenti che comandano in città, su tutte gli Imperatore e i Bologna, temendo il peggio, propongono a Squarcialupo una mediazione ed un incontro per discutere su un nuovo assetto del governo cittadino, dandogli appuntamento l'8 Settembre, nella chiesa dell'Annunziata...
La chiesa dell'Annunziata prima dei bombardamenti del'43 |
E' una data in cui si celebra la natività della Madonna, e sono presenti in chiesa varie confraternite cittadine con frati vestiti di saio e cappuccio...
Quando tutti sono dentro la chiesa, qualcuno dà il segnale di bloccare le porte e un gruppo di frati incappucciati, guidati dai sopracitati Imperatore e Bologna, si lancia su Squarcialupo e compagni, scannandoli a pugnalate...
Ma chi sono questi frati incappucciati ?
Ma chi sono questi frati incappucciati ?
I più recenti studi sulla Palermo del primo '500, tendono a dire, anche se cautamente, che si dovrebbe trattare nientemeno che dei Beati Paoli, la famosa setta di cui è rimasta traccia indelebile nel corso dei secoli e anche nell'immaginario del palermitano odierno. Sarebbe così questa, l'unica testimonianza dell'attività della setta, se tutto ciò fosse confermato da documenti ufficiali. Ma nella tradizione popolare, i Beati Paoli non erano un gruppo di giustizieri dalla parte degli oppressi ? Se le cose stanno così, erano ben altro...
Della chiesa dell'Annunziata rimane oggi solo un torrione col campanile adiacente al Conservatorio, dei famigerati Beati Paoli, è rimasta la leggenda, e tanti argomenti controversi, tra cui una misteriosa e potentissima confraternita che forse ne muoveva i fili, una sorta di loggia P2 del'500...