Si è svolta ieri la prima visita del 2013 del gruppo "Palermo Nascosta-Facebook. Un'anteprima serale di ciò che dovrebbe prevedere il programma dell'anno. Nell'ambito di una iniziativa da noi ironicamente chiamata "Riapriteli!", lanciata dallo stesso gruppo, si è avuta la possibilità di una visita serale ad un gioiellino del nostro barocco. Una chiesa, che a meraviglia di chi scrive, molti dei partecipanti non conoscevano affatto. Si tratta della chiesa dell'Assunta di via Maqueda.
Non è chiusa come (purtroppo) tante altre realtà artistiche cittadine, ma è aperta strettamente per il culto, il sabato e la domenica mattina. Era quindi una occasione da non perdere.
Costruita per volere di Giovanna della Cerda, moglie di Antonio Aragona Moncada, duca di Montalto, fu conseguenza dell'istituzione, nella stessa area, di un monastero privato dove la duchessa si ritirò a un certo punto della sua vita. Il monastero, dedicato alla Vergine Assunta, era uno dei più ricchi e privilegiati della città e per lungo periodo solo le ragazze della famiglia Moncada poterono accedervi. La chiesa iniziò ad essere edificata intorno al 1625, ma fu definita totalmente solo un secolo dopo, quando i discepoli del Serpotta, e lo stesso Giacomo, vi aggiunsero stucchi tipici della loro maestria.
In particolare, al grande maestro sono attribuite le statue dell'Onnipotente, sopra l'altare, e vari angeli ai lati di esso.Nelle pareti laterali ci sono immagini scolpite della vita di S.Teresa.
Il pavimento in marmo colorato è del 1738, altresì settecenteschi sono i dipinti del Borremans e gli affreschi della volta. Lo stemma araldico dei Moncada dà il benvenuto a chi entra in chiesa, campeggiando altezzosamente sul portale d'ingresso, all'esterno.
La chiesa è anche sede della Confraternita della Mercede che tutt'ora svolge attivita legate a essa.
Che aggiungere? Andiamo avanti e nel nostro piccolo, tentiamo di riaprire e riscoprire certi gioiellini della città. Alla prossima...
(PS. La visita serale privata che ci è stata concessa è di nuovo fattibile, a richiesta, in futuro. Giusto per chi non c'era...)