[STORIE] Ho l'abitudine di conservare vecchi ritagli di giornali, specialmente se contenenti articoli riguardanti curiosità su Palermo, e proprio in questi giorni ne ho ritrovato uno risalente al Febbraio del 1998, riguardante la improvvisa quanto casuale "riapparizione" del fiume Papireto, in un tratto in cui, a causa della pioggia battente, saltarono delle "balate" alla Vucciria, esattamente all'angolo tra via Materassai e la piazza S.Eligio...
Il Papireto, che era stato essiccato nel'500, anche perchè in realtà già dal'300 era un torrente di acque maleodoranti, era stato il fiume che si pensava ricevesse l'acqua, in modo sotterraneo e fantasioso, nientemeno che dal Nilo...
Nel tardo'500 si creò poi una sorta di smaltitoio, con canali sotterranei costruiti con volte a tutto sesto, rendendo l'antico corso d'acqua una delle prime reti fognarie della città...
Il Papireto, che era stato essiccato nel'500, anche perchè in realtà già dal'300 era un torrente di acque maleodoranti, era stato il fiume che si pensava ricevesse l'acqua, in modo sotterraneo e fantasioso, nientemeno che dal Nilo...
Nel tardo'500 si creò poi una sorta di smaltitoio, con canali sotterranei costruiti con volte a tutto sesto, rendendo l'antico corso d'acqua una delle prime reti fognarie della città...
Pioggia a parte, il riapparire del fiume (che comunque scorreva sempre nel sottosuolo della città) fu reso possibile anche dal lavoro degli operai di una cooperativa che stava pulendo la zona da alcuni detriti... Anch'io (che all'epoca abitavo nel centro storico) accorsi a vedere quello spettacolo : l'antico corso del Papireto che scorreva impetuosamente nei sotterranei del centro : era come tornare indietro di alcuni secoli con una macchina del tempo...
Nei giorni successivi vi tornai più volte e c'era sempre un capannello di curiosi e addetti ai lavori che discutevano su come questo singolare riaffioramento potesse tornare utile e fruibile dai palermitani, a livello storico ma anche turistico. L'idea era quella, come sentii dire con le mie orecchie, di creare una copertura in vetro spesso o plexigas che permettesse ai passanti di guardare lo spettacolo, chiudendo, ovviamente, la zona alle auto... Si parlava pure di faretti con luci per rendere la visuale del fiume suggestiva anche nelle ore notturne...
Nei giorni successivi vi tornai più volte e c'era sempre un capannello di curiosi e addetti ai lavori che discutevano su come questo singolare riaffioramento potesse tornare utile e fruibile dai palermitani, a livello storico ma anche turistico. L'idea era quella, come sentii dire con le mie orecchie, di creare una copertura in vetro spesso o plexigas che permettesse ai passanti di guardare lo spettacolo, chiudendo, ovviamente, la zona alle auto... Si parlava pure di faretti con luci per rendere la visuale del fiume suggestiva anche nelle ore notturne...
Insomma, una bella lista di idee e di iniziative da prendere in considerazione. Dopo circa un mese tornai con un amico, incuriosito da ciò che gli avevo raccontato, e trovai la zona esattamente come un mese prima... Le balate ripristinate, la "falla" tappata e le auto che passavano... Un pò disorientato, e per non farmi prendere per visionario dall'amico, chiesi a qualche passante della zona cosa fosse successo. Mi rispose un signore :"L'hanno ricoperto di nuovo perchè le macchine da qui se no come passano ?"... Quel giorno inghiottii amaro e rimasi molto deluso...
E' uno di quei "misteri" della nostra città che tutt'oggi non riesco, per quanto mi sforzi, a comprendere...