[STORIE] Chi di notte volesse fare una passeggiata fuori porta, potrebbe incamminarsi per corso dei Mille in direzione Ponte dell'Ammiraglio, e sorpassato il Mulino Pecoraino, nella piazzetta a destra (antica sede del ponte delle teste), percepirebbe i continui e sommessi lamenti dei "corpi decollati".
Tali anime, alla ricerca della pace eterna, secondo la credenza popolare di una volta, dispenserebbero le grazie richieste in cambio di una sentita preghiera ! Sono le anime dei giustiziati, il cui cimitero, o meglio, una sorta di carnaio, fu qui inaugurato l'8 Luglio del 1799 e denominato di S.Maria del Fiume, per la presenza di una chiesetta edificata nei pressi delle rive del vicino fiume Oreto.
Il primo ospite del cimitero fu tale Salvatore Rubino, reo di lesa maestà, e "appiccato" lo stesso giorno. Da allora, fino al 1867, in quel carnaio furono sepolte (o per meglio dire gettate), indiscriminatamente, salme di assassini, di rei politici, ed anche di innocenti, vittime di una giustizia iniqua. A differenza degli altri cimiteri, in quello di S.Maria del Fiume era inesistente una anagrafe delle tumulazioni, e gli unici documenti attestanti la sepoltura erano costituiti da normali ricevute di consegna dei cadaveri alla chiesa. Destino ingrato per quelle povere anime fu la totale perdita dell'identità e dei resti mortali, il tutto causato da una terribile esondazione del fiume Oreto, avvenuta nel Novembre del 1881, che fece disperdere sia i documenti conservati nella chiesetta, sia le spoglie dei cadaveri nelle tombe comuni.
Ormai dell'antica chiesetta e del carnaio non resta nulla, e l'unico ricordo di quelle anime in pena e per i credenti, è un piccolo cippo funerario posto all'angolo della piazza, raffigurante le anime purganti dei "corpi decollati"... La chiesa è oggi conosciuta come Maria Ss.del Carmelo, o meglio ancora come chiesa delle Anime Decollate. Edificata sui resti dell'antica chiesa, fu nell'800 luogo di pellegrinaggio di tanti devoti e parenti delle vittime giustiziate. Nell'atrio antistante l'ingresso c'è una stele, posta nel 1883, con su incisi nomi di tanti patrioti fucilati dai borbonici in diverse occasioni. Tra essi pure i nomi delle famose "13 vittime" dell'omonima piazza. Pure questi sventurati, in fondo, fanno parte dell'innumerevole schiera di anime "decollate" per la nostra Palermo...
PS. Ringrazio per lo spunto e per il testo di questo post l'amico Federico Ferlito, che contribuisce in maniera puntuale ed efficace al blog.
PS. Ringrazio per lo spunto e per il testo di questo post l'amico Federico Ferlito, che contribuisce in maniera puntuale ed efficace al blog.
Il cippo per le anime decollate |