[PERCORSI] Nel quartiere della Vucciria (ma non solo) ci sono parecchie stradine che portano tutt'oggi il nome dell'attività artigianale che in esse vi si svolgeva... Troviamo infatti, a pochi metri l'una dall'altra, la via Pannieri, via Tintori, via Cassari, via Frangiai, via Bottai, via Chiavettieri, via Materassai... Strade antichissime con attività fiorenti sin dal tardo'400, epoca in cui il quartiere era un punto di ritrovo commerciale di notevole importanza per tutto il bacino del Mediterraneo.
Tranne qualche eccezione, sono tutte viuzze strette e degradate di cui piano piano si va perdendo la memoria, ma il discorso è diverso per la via dei "maccheronai", che collega piazza S.Domenico a piazza Caracciolo, che rappresenta, oggi, l'unica parte del quartiere ancora viva (il resto, ahimè, sembra quasi un ricordo del tempo che fu)... In questa stradina anticamente c'erano laboratori e rivendite di pasta fresca, aperti sin dal'500... I maestri "vermicellai" e "maccheronai" usavano la cosiddetta madia, cioè una sorta di enorme cassettone di legno, per preparare l'impasto di farina che serviva a fare la pasta, e poi una grande tavola piana (lo "scanaturi"), per lavorare la pasta con i mattarelli. Il resto era un tipo di lavoro che non prevedeva altri utensili particolari, ma soltanto la forza delle braccia, il tocco delle mani, e tanta pazienza... Il prodotto finito veniva poi lavorato per dare forme e nomi diversi a seconda dei vari tipi di pasta : si ottenevano così "maccaruna", "lasagni", "cavatuna", "ziti", "tagghiarini", "attuppateddi", "bucati", "lumachine", "margherita", "ditali", "nicuzzeddi", etc. etc...
Fu in periodo borbonico che tramite l'arte di fare la pasta si sposarono la maestrìa dei napoletani con quella dei palermitani, e nacquero ricette tipiche ancora oggi in entrambe le città, come la pasta al ragù, fatta nei due capoluoghi con qualche variante, sebbene il concetto sia lo stesso, o i timballi di pasta con melanzane, e altro ancora. E la stessa "Norma", creata in omaggio al grande compositore Bellini, veniva cucinata magistralmente in tutto il regno delle due Sicile, partendo da una idea catanese...
Da tempi più remoti si iniziò anche l'usanza di fare la pasta in casa, ed in certi vicoli e cortili del centro storico si poteva osservare la pasta stesa ad asciugare proprio come nella strada dei Maccheronai. Questa tradizione durò, in certi quartieri popolari di Palermo, sino all'immediato dopoguerra (anni'50), e in certi vicoli si poteva pure acquistare (concorrenza ai mastri pastai...).
Fu in periodo borbonico che tramite l'arte di fare la pasta si sposarono la maestrìa dei napoletani con quella dei palermitani, e nacquero ricette tipiche ancora oggi in entrambe le città, come la pasta al ragù, fatta nei due capoluoghi con qualche variante, sebbene il concetto sia lo stesso, o i timballi di pasta con melanzane, e altro ancora. E la stessa "Norma", creata in omaggio al grande compositore Bellini, veniva cucinata magistralmente in tutto il regno delle due Sicile, partendo da una idea catanese...
Da tempi più remoti si iniziò anche l'usanza di fare la pasta in casa, ed in certi vicoli e cortili del centro storico si poteva osservare la pasta stesa ad asciugare proprio come nella strada dei Maccheronai. Questa tradizione durò, in certi quartieri popolari di Palermo, sino all'immediato dopoguerra (anni'50), e in certi vicoli si poteva pure acquistare (concorrenza ai mastri pastai...).
La pasta, ancora umida, veniva esposta ad asciugare all'aperto nella stradina (quella "corta" poggiata su grandi tavole, quella "lunga", letteralmente stesa come biancheria su lunghe canne), in qualsiasi condizione atmosferica, dal venticello freddo invernale, allo scirocco torrido estivo... Nel secondo caso attirava polvere ed insetti, ma i compratori non se ne curavano più di tanto, perchè la bollitura avrebbe poi "purificato" qualsiasi traccia di impurità...
Per la vendita nei negozi autorizzati, venivano utilizzati dei "coppi" in carta paglierina, spessa ed assorbente. Ma in generale non c'erano condizioni igieniche allettanti...
Ma allora l'ufficio d'Igiene non mandava ispezioni ?
Forse, ma tutto sommato allora c'era di sicuro più genuinità...
Forse, ma tutto sommato allora c'era di sicuro più genuinità...
Via Maccheronai - 1 |