giovedì 2 agosto 2012

TRAFFICO E DIVIETI DI SOSTA... Nel'700

[ANEDDOTI] Parlare di problemi di traffico e sosta vietata a Palermo, riferendosi al 1700, potrebbe far venire da ridere se paragonato a ciò che accade oggi. Ma in effetti anche a quei tempi, e non solo, c'erano problemi di viabilità. Basti pensare che già nel'400 si dovette ricorrere a delle limitazioni riguardo ai carretti tirati da cavalli, che spesso causavano incidenti a persone...
L'allora re Martino acconsentì a proibire che i carretti corressero nelle viuzze cittadine, anche perchè, a parte il Cassaro, erano tutte stradine molto strette, per cui era facile che un carretto lanciato a velocità potesse investire un malcapitato passante. Nel 1482 poi, re Ferdinando d'Aragona pubblicò un editto in cui si differenziava l'uso del carro per il trasporto di persone, e quello per il trasporto di merci...
Verso la fine del'500 vennero introdotte a Palermo le cosiddette carrozze, mezzi molto più comodi per il trasporto delle persone. Fu allora una gara tra le famiglie nobili a farsene costruire parecchie, più o meno lussuose, a seconda dell'importanza del casato (in seguito nacquero i "landeau", che hanno accompagnato tanta gente sino al primo'900 - vedi anche post Palermo in carrozza). Nel 1647 ne circolavano già più di 70. L'aumento a vista d'occhio del numero di carrozze determinò i primi problemi di traffico e viabilità soprattutto nel lungomare, luogo di passeggiata preferito dai semplici cittadini e soprattutto dai nobili...
Per porre rimedio a ciò, fu proprio in occasione di una calda estate, esattamente il 27 Agosto del 1720, che il vicerè Pignatelli Aragona emanò un bando, nel quale si ordinava che nella strada del Cassaro e in quella del mare (l'odierno Foro Italico), durante le ore del "passeggio", le carrozze non potevano sostare ma solo camminare in due file parallele, lasciando in mezzo un varco di passaggio per eventuale arrivo della carrozza del vicerè. Nel Cassaro la sosta era consentita nei giorni non di passeggio e solo sul lato destro in direzione di Porta Felice in modo tale da consentire una marcia di carrozze in due corsie, di diversa direzione (proprio come oggi il doppio senso delle auto)...
Tutte queste regole erano di certo rispettate, nonostante qualche momento di arroganza di qualche nobile, ma senza carrozze lasciate in "doppia fila" o di traverso sulle strisce pedonali...
In quel caso state pur certi che i vigili urbani di allora sarebbero stati molto meno bonari di quelli odierni... E il popolo ? Stava semplicemente a guardare, non potendo permettersi di passeggiare in carrozza, ma solo a piedi, una cosa per cui non c'erano particolari divieti...
Oggi nemmeno il vicerè Pignatelli potrebbe risolvere i problemi del traffico, anche se all'epoca dimostrava di avere le idee chiare...
Il bando del 1720 sulla viabilità