martedì 27 novembre 2012

UNA DOMENICA MATTINA TRA NOBILTA' E DECADENZA

Domenica 25 Novembre ha avuto luogo il percorso dal titolo "Tra nobiltà e decadenza". Circondati da un meraviglioso sole abbagliante (e caldo), i numerosissimi  partecipanti hanno fatto un itinerario che era un ideale seguito del precedente, avvento a ottobre, "Tra medioevo e rinascimento". Partito da piazza Bologna (vedi post "...E non Bologni"), il gruppo, dopo aver discusso del nome della piazza rinascimentale, ha poi dibattuto sull'importanza del luogo, che attraverso i secoli, va dal'500 sino al periodo fascista. E  alle costruzioni in esso presenti, come il palazzo Villafranca o il palazzo delle Favare.
Il ritrovo del gruppo a piazza Bologna

L'itinerario si è poi "internato", dapprima con tappa nella piazzetta Speciale, di fronte al sontuoso palazzo Raffadali, per parlare di aneddoti legati a figure di pretori palermitani famosi, come appunto lo Speciale o il Lanza (un pretore tristemente famoso perchè a metà del'500 uccise la figlia, la baronessa di Carini).
Piazzetta Speciale e palazzo Raffadali

Successiva tappa a piazza S.Chiara, là dove sorge la grande chiesa fatta costruire dai Chiaramonte già nel'300. Un suggestivo angolo è anche la piazzetta delle Sette Fate, il cui nome si è prestato, dalle ricerche fatte in proposito, a diverse interpretazioni, tutte più o meno fantasiose (o altro)...
Piazzetta delle Sette Fate
Il palazzo del Conte Federico, da quasi un millennio, ha sede a metà circa della via Biscottari. Uno dei palazzi nobiliari meglio tenuti del centro storico, dove la storia è viva nei suoi arredi e nel suo fascino, come può testimoniare chi ha avuto l'opportunità di visitarlo (vedi post "UNA VISITA AL CONTE").
La sontuosità del trecentesco palazzo Sclafani, fatto costruire dai Chiaramonte nel'300, e le storie ad esso legate, sono state il perno della successiva "fermata".
Palazzo Sclafani e arco dei Biscottari

E poi il gruppo si è addentrato in una zona di strade e stradine, che poi non è altro che la "punta" estrema del quartiere Albergheria. Dalla salita delle balate, dove si è parlato di aspetti legati alle figure di poliziotti particolari del passato, i quali si costruirono pure la loro chiesetta (vedi post "LA CHIESA DEGLI SBIRRI"), e di uno di essi in particolare, reso celebre dalle pagine di un famoso romanzo nostrano (vedi "LO SBIRRO NEL POZZO").
Salita delle Balate
Una zona in antichità ricca d'acqua (il nome "Albergheria" deriva probabilmente da Al Bakar, cioè "luogo bagnato dalle acque") e ricca, tutt'ora di fascino, anche se molto popolare. Ma non per questo meno dignitosa di altre. La tappa finale del percorso è stata al bastione di palazzo reale, per chi non era presente è quello che dà su via L.Cadorna. Un luogo che nel 1860 fu anche immortalato da un fotografo francese, Gustave Le Gray, che ci diede testimonianza affascinante di com'era.
Bastione di piazza Vittoria, su via Cadorna
Via Cadorna (com'è oggi...)
La via Cadorna del 1860 (foto di G.Le Gray)


lunedì 12 novembre 2012

UN SINGOLARE POETA DEL'600

Ho trovato su un sito questo interessante articolo sul poeta palermitano Petru Fudduni, un personaggio singolare dei tempi antichi...
Poeta palermitano arguto e salace, di notevole rinomanza popolare, Petru Fudduni (o Pietro Fullone che sia) visse nel XVII secolo, svolgendo l’umile mestiere di tagliapietre (o meglio: di intagliatore di pietre), nel quale eccelse. Fu anche, per qualche tempo, marinaio in una nave regia. La pietra si attaglia alla fierezza del suo temperamento ed egli stesso ne fece qua e là riferimento, peraltro esplicitamente cantandola in una poesia che comincia «O petra disprizzata». Del resto, quale nome più idoneo di quello di «Pietro» per un intagliatore litico? La perizia nel suo abituale lavoro non gli consentì una vita agiata, ma la povertà non lese mai la sua dignità né depotenziò la sua ironia e il suo esprit moqueur. Della sua vita si conosce poco e quel che si conosce è in parte impreciso o incerto, tanto da prestarsi a varietà di interpretazioni. Resta ignota, ad esempio, la data di nascita (si suppone nel 1600 o nei primissimi anni del secolo) e, in quanto alla famiglia di provenienza, si hanno contrastanti notizie: forse era figlio d’ignoti o, più credibilmente, il terzo di sette figli sopravvissuti (di una prole di nove) di un tal Alfio Fullone, catanese, e della palermitana Ninfa Tuzzolino. Della sua morte si conosce invece l’esatta data: il 22 marzo del 1670 e il luogo in cui fu sepolto: la chiesa di Santa Maria dell’Itria. Se ne ignorano le fattezze. La sua esistenza è stata attraversata (se ne trovano riscontri nelle sue opere) da due rilevanti avvenimenti nella storia della città e dell’isola. Il primo riguarda la grave pestilenza che insorse nel 1624, anno in cui furono rinvenute, sul Monte Pellegrino, le ossa di una santa vergine, Rosalia, che indusse i palermitani a considerare dovuta a sua intercessione la cessazione del morbo nel corso del 1625. Durante tale epidemia morì una sorella del poeta: Cristina. 
Il secondo avvenimento riguarda la rivolta popolare palermitana del 1647, guidata da un «Masaniello» locale: il battiloro Giuseppe D’Alesi.
Il suo cognome pare piuttosto un soprannome: «Fudduni», da “foddi”, letteralmente «gran folle», espressione da intendere come riferita piuttosto a persona bizzarra, stravagante, che non, in senso letterale, pazza. E dato che stravagante e bizzarro fu davvero il personaggio, se ne possono cavare alcune considerazioni: se «Fudduni» fosse cognome, sarebbe la migliore illustrazione del nomen omen dei latini; se fosse soprannome, non potrebbe che derivare dalla personalità del soggetto, dal suo modus essendi, nel qual caso risulterebbe ignoto anche il vero nome, assieme alle origini e alla data di nascita. Egli stesso si presenta così: Iu su’ lu Petru chiamatu Fudduni; […] fudduni nun è foddi né minnali.
Tali asserzioni non sciolgono l’enigma: se da un lato egli dice di essere quel Pietro «chiamato» Fudduni (il verbo lascerebbe pensare al nomignolo), dall’altro soggiunge che «fudduni» non va inteso né come «folle» né come «stupido», il che lascerebbe supporre che quello fosse realmente il suo cognome ma non rispecchiasse appieno la sua personalità. Altra ipotesi è che egli si chiamasse «Fullone» e che il popolino, a principiare da lui stesso, avesse tradotto semplicemente in dialetto, secondo consuetudine. Ma c’è chi sostiene il contrario, cioè che egli fosse stato appellato «Fullone» quando era stato chiamato a far parte, come poeta, di alcune accademie (in particolare quella dei Riaccesi) e che sarebbero stati gli stessi accademici a tradurre dalla parlata siciliana quel cognome (o soprannome che fosse), quasi a volerlo nobilitare.
Su di lui circola una ricca aneddotica, riguardante in particolare la sua eccentricità e la sua sagacia. È da supporre che qualcuna di queste storielle sia frutto di fantasia popolare, quale, ad esempio, la seguente, intesa a sottolineare la sua – in realtà, formidabile – memoria: qualcuno gli avrebbe domandato quale fosse «lu megghi muccuni d’u munnu» (il miglior boccone del mondo) ed egli avrebbe risposto: «l’ovu» (l’uovo). E dopo un anno, gli avrebbero chiesto: «Fattu cu chi?» (Fatto con che?) ed egli avrebbe risposto prontamente: «c’u sali» (col sale).

giovedì 1 novembre 2012

UN ANNO IN GIRO PER PALERMO...


E' proprio così... E' trascorso già quasi un anno da quando il gruppo Palermo Nascosta-Facebook ha intrapreso quello che si può ben definire un viaggio alla scoperta della città, che poi per qualcuno era ancora "nascosta". Infatti lo spirito e lo scopo delle passeggiate storiche è sempre stato, fin dall'inizio, quello di provare ad andare al di là della pagina di storia o di arte saputa e risaputa, e tentare di riscoprire momenti del passato e luoghi inediti o poco noti a tanti palermitani stessi. Cliccando sui link di colore arancio potete andare a rileggere i resoconti delle varie passeggiate menzionate
Questa sorta di "viaggio" iniziò con un percorso che allora fu definito esperimento : un itinerario garibaldino imperniato sulle giornate dei combattimenti tra il 27 Maggio e il 2 Giugno 1860 (vedi post SULLE TRACCE DI GARIBALDI). 
"Sulle tracce di Garibaldi" [4 Dicembre 2011]
Sperimentale quanto mai, la passeggiata fu apprezzata per i vari reperti (foto d'epoca e documenti) mostrati nel corso delle varie tappe. Ma era pur sempre un esperimento, una sorta di puntata "Zero", che servì a verificare se era il caso di farne altre o lasciar perdere. Si decise di proseguire, vista anche la partecipazione curiosa e attenta di tanta gente, facendo un mese dopo la seconda passeggiata : TRA ESOTERISMO,STREGHE E INQUISIZIONE, un percorso ideale tra '600 e '700, da Cagliostro alle famose esecuzioni tra Quattro Canti, Sant'Erasmo e Piazza Marina, nonchè un mini viaggio all'interno del fenomeno dell'Inquisizione, sia a livello politico-religioso, sia a livello fisico, con le sue terribili e macabre torture, la cui descrizione, se ricordo bene, suscitò qualche disappunto nei partecipanti...
"Tra Esoterismo, Streghe e Inquisizione" [22 Gennaio 2012]
Poi fu la volta di un itinerario quanto mai affascinante e molto richiesto, sulla leggenda più importante della nostra storia popolare, ovvero la setta dei Beati Paoli. Argomento quanto mai misterioso e controverso, è stato protagonista, assieme ad altri aspetti dell'epoca, nel percorso I SEGRETI DEL'500.
La discussione sulla setta fu valutata in base ai più recenti studi storico-popolari e non riguardo al romanzo di L.Natoli che seppur bello, non è per niente vicino alla realtà, nè da un punto di vista storico (è ambientato tra la fine del 17° secolo e l'inizio del 18°), nè da un punto di vista sociale, in quanto i Beati Paoli, visti in quelle pagine come novelli Zorro o Robin Hood pronti a battersi di notte in difesa dei poveri, pare che in realtà fossero l'esatto opposto, cioè poco più di una banda di sicari in maschera e al soldo delle famiglie potenti del'500. 
Insomma, forse l'origine della criminalità organizzata. Ma fermiamoci qui perchè, come ho già detto, non ci sono documenti che attestino ciò o il contrario di ciò... 
"I segreti del'500" [18 Marzo 2012]
Poi fu la volta di un itinerario alla (ri)scoperta di quello che è forse il più famoso dei nostri mercati popolari, la Vucciria, o quel poco che rimane di esso. Il percorso, denominato FACCIAMO VUCCIRIA, si snodò tra le antiche viuzze del quartiere, affascinanti ma degradati palazzi storici, dal medioevo al'900, e i personaggi ad esso legati, da Franco Franchi al cardinale Giulio Mazzarino, da Pino Caruso al vicerè Caracciolo. La passeggiata creò un vero e proprio dibattito tra i partecipanti, nei giorni successivi, riguardo al degrado della zona e agli interventi fatti o meno, a tale proposito. Fu un momento molto bello e interessante per il dialogo tra tante persone...
"Facciamo Vucciria" [15 Aprile 2012]
Maggio del 2012 vide una sorta di remake della prima passeggiata, cioè quella garibaldina, con le dovute varianti. Il titolo del percorso era DALLA GANCIA ALLE BARRICATE, e la cosa singolare fu la rivisitazione totale della giornata del 27 Maggio 1860, fatta esattamente 152 anni dopo, e che per puro caso cadde anch'essa di domenica. Il tutto con l'aggiunta, all'inizio dell'itinerario, della rivolta della Gancia, rivissuta nei luoghi stessi dove si svolse, quasi a sentire ancora le schioppettate e il suono della campana della chiesa.
"Dalla Gancia alle barricate" [27 Maggio 2012]
Di seguito un esperimento di passeggiata notturna, NOTTE DI MEZZA ESTATE. A sfidare il caldo torrido di quella sera, un manipolo di partecipanti attenti e curiosi, che si lasciarono affascinare dalle storie e dagli aneddoti, divertenti e non, legati alla zona tra piazza Marina e il Foro Italico, dalla leggenda della chiesa della Catena, a personaggi come Frà Diego La Matina e Joe Petrosino, nonchè le origini di Porta Felice, le Mura delle Cattive e alcuni aneddoti sul festino di S.Rosalia. 
"Notte di mezza estate" [8 Luglio 2012]
Sull'ultima passeggiata, di qualche giorno fa, vi rimando al rispettivo post, TRA MEDIOEVO E RINASCIMENTO... 
In attesa delle future passeggiate, che speriamo siano sempre interessanti e stimolanti, grazie ancora a tutti voi... Alla prossima!