martedì 11 giugno 2013

UNA MADONNA MIRACOLOSA E...MIRACOLATA

Proprio ieri ha fatto l’ultimo miracolo, si sentiva troppo sporca e invisibile. Ed ecco il fenomeno, via lo smog, via la polvere, lumini e luminarie a posto. Gli "indigeni" del luogo, increduli ed estasiati per aver ammirato per la prima volta la loro Madonna ripulita, hanno pensando ad un vero miracolo. 
Ma questa volta sono stati due volenterosi buontemponi a farlo: Nuccio e Federico, insieme allo sgrassatore ed all’olio di gomito .
Ora, bando allo scherzo, parliamo in modo serio della sacra edicola. La pittura murale, protetta ed abbellita da un tempietto in marmo bianco e grigio, rappresenta la Madonna col Bambino in grembo e devoto in adorazione. E’ posta sul fronte laterale del palazzo Larderia al Cassaro, sul vicolo che da essa prende il nome. L’opera pittorico-murale fu eseguita nel 1639 da Gerardo Asturino (o Sturino) a spese del ricamatore Lorenzo Zuagnone.
Il suo primo miracolo fu di ordine urbanistico, come ci racconta l’erudito canonico Mongitore. 
In fondo al vicolo, dove si trova l'immagine, esisteva il palazzo Gratteri, poi trasformato in convento dei Mercedari Scalzi, ora Grand Hotel Piazza Borsa .
Le esigue dimensioni del vicolo impedivano il comodo passaggio della carrozza del barone di Gratteri di casa Ventimiglia, creando disagio al popolo nel deambulare senza rischi. Ma ai tempi si ci affidava più alle preghiere che agli urbanisti pretoriani, quindi, dopo preghiere e suppliche accorate alla santissima Madonna, Ella provvide ben presto col proprio intervento e si osservò, con stupore di tutti, che un giorno la strada si era prodigiosamente allargata di oltre un palmo (25 cm) e la solita oscurità  trasformata in insolita luce, cosicchè cominciò a transitare comodamente la carrozza del sopracitato barone. Chi ci guadagnò fu il nobile Ventimiglia, poiché il suo cocchiere si faceva un baffo dei pedoni plebei e, al passaggio, stoccava gli arti dei poveri disgraziati che gli si paravano innanzi.
Ma l’immagine della Bella Madre si diede da fare nel proteggere anche rivoluzionari e schioppettatori. Nel lontano 12 gennaio del 1848, si curò di tale Pietro Amodei, di professione rivoluzionario e patriota, il quale esplose la prima “paddata” contro la gendarmeria borbonica, aprendo così le danze della rivolta del’48. Lì, ed in quel minuto, le scariche borboniche per grazia ricevuta non ebbero effetto sul temerario, e fu un “vero miracolo”. Ma per il povero Pietro, non poté nulla la Madonna del Ponticello. Egli fu infatti il primo patriota, il 17 gennaio successivo, a cadere sforacchiato dalle incerate pallottole borboniche . Di tale quasi sconosciuto miracolato, resta soltanto a memoria in nome su una targa in via dell’Università a latere dell’ingresso secondario della Facoltà di Giurisprudenza .
Ringraziando il cielo la Madonna del Cassaro i miracoli li fa e li faceva, anche se temporaneamente brevi, speriamo che il miracolo della ripulitura del 15 maggio sia più duraturo.
Aggiungerei anche: ringraziamo i semplici cittadini palermitani Nuccio e Federico per aver volontariamente prestato la loro amorevole cura alla impolverata e abbandonata edicola votiva. 
Certamente un esempio da seguire e uno "schiaffo" a chi dovrebbe essere predisposto a fare certe cose e invece non le fa...
Il vicolo dell'edicola votiva
Operazione di ripristino luce
Pulizia interna-1
Pulizia interna-2
Pulizia esterna-1
Pulizia esterna-2
Fatto!...



11 commenti:

  1. il miracolo stavolta è davvero molto umano. da semplice cittadina è riduttivo ringraziarvi, avete ridato lustro a qualcosa di "nascosto". oggi giorno che passa, mi rende orgogiosa di avervi conosciuto.assunta

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    1. Assunta grazie,dona anche tu un pò del tuo tempo scegliendo un piccolo tema , risolvendo e pubblicizzarlo in modo che la tua azione diventasse epidemica fra la sana cittadinanza amante della nostra cara città !!!

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  2. Se a Palermo si dovessero sistemare tutte queste piccolezze la città dovrebbe essere invasa da tanti buontemponi come me e Nuccio La Mantia !! Non siamo appagati dalla gratitudine e dalle congratulazioni di tutti !! Ma saremmo più appagati nell'avere piu' appagati nel ricevere meno congratulazioni e piu' aiuto !!!!

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  3. ... Cari amici, nella vita chi può fare fà e chi non può lode a chi fà ... Grazie per il Vostro fare e scusate quelli che non possono imitarvi nelle buone azioni sociali, ma non tutti siamo giovani e forti come Voi.
    Con affetto Vito Zagra

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    1. Carissimo Vito non scherzare ! sei troppo gentile e non c'è bisogno di giustificarti !!!!! :)

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    2. ... a volte la volontà del fare si scontra con l'impossibilità di saper fare.
      Un apprezzamento lodevole all'autore del racconto interessante e divertente.
      V.Z.

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    3. Grazie per l'apprezzamento positivo per l'articolo ! Tento di fare quanto meglio si può carissimo amico V.Z. . Ti anticipo che assieme al gruppo G.O.D. stiamo organizzando altri eclatanti interventi che spero siano ancora piu' visibili !

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  4. Semplicemente....GRAZIE.

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  5. Grazia ,grazie che ci segui sempre !!!

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  6. Lodi, Lodi,Lodi......
    Alluccutu da tanta operosità, da tal tanto amore che traspare per Palermo, dal fare , poco o molto che sia, ma dal fare, che ci trasforma da spettatori ad attori, sensu strictu.....Chapeau...Giovanni Oliveri

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  7. Grazie Giovanni ,sono sicuro che se tu fossi più vicino,saresti dalla parte di noi operativi !!!

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