lunedì 10 febbraio 2014

UNA DOMENICA MATTINA TRA ESOTERISMO E LEGGENDA

L'ultima passeggiata del gruppo "Palermo nascosta" ha avuto come argomento dominante le gesta giovanili di un personaggio, tale Giuseppe Balsamo, nato a Palermo il 2 giugno del 1743 in uno stretto vicolo dell'Albergheria, che ha legato la sua leggendaria vita all'esoterismo e al girovagare per le corti dei sovrani europei in cerca di fama e fortuna. Spesso per esoterismo, soprattutto nella nostra città, si è inteso tutto ciò che è attorniato da mistero, dall'occulto. In realtà l'esoterismo è lo studio di materie che hanno a che fare con la natura umana. Dire però "esoterico" è luogo comune di immaginario e magari un pò macabro. Nato nel vicolo che dall'ottocento in poi portò il suo nomignolo, il conte Cagliostro, da ragazzino ereditò, per così dire, l'arte del padre, ovvero quella di sbarcare il lunario con piccoli imbrogli e truffe. Morto il genitore, il giovane Balsamo si dedicò alla vendita di biglietti di teatro falsi (biglietti dell'allora teatro di S.Lucia, nell'odierna piazza Bellini) oppure, cosa che gli procurò guai seri, alla vendita di gioielli falsi ai danni di un ignaro e aggiungerei poco oculato orefice. A causa di una denuncia, Giuseppe Balsamo dovette fuggire da Palermo e iniziò a girovagare per l'Italia alla ricerca della sua dimensione, spacciandosi già da allora per provetto alchimista o per medico. Tornato dopo sei anni a Palermo, venne arrestato per la vecchia vicenda dell'orefice e imprigionato nelle carceri di palazzo Marchesi, un edificio di fine quattrocento che si trova nell'odierna piazzetta dei SS. Quaranta Martiri al Casalotto (a due passi da via Maqueda, nell'ex quartiere ebraico).
Liberato dopo qualche tempo, Balsamo andò per sempre via da Palermo e costruì la sua fama di avventuriero legata all'esoterismo, presso le più importanti corti europee, divenendo amico di tanti sovrani e personaggi potenti dell'epoca. A Londra entrò a far parte della massoneria, assumendo il titolo di Conte di Cagliostro. La sua figura, tutt'oggi oggetto di studie ricerche, subirà un danno a Parigi, nei mesi che precedono la rivoluzione francese, per il coinvolgimento nel cosiddetto "scandalo della collana", una truffa compiuta ai danni della regina Maria Antonietta, e che solo l'amicizia con alcuni potenti vicini al sovrano Luigi XVI riuscirà a fargli evitare la ghigliottina. Cagliostro abbandonerà anche Parigi e inizierà a girare di nuovo per l'Europa. Il drammaturgo Goethe, anch'egli incuriosito dalla fama di quest'uomo, verrà a conoscere la sua umile famiglia a Palermo, spacciandosi per un viaggiatore inglese che porta notizie alla madre di Cagliostro, donna Felicia. La famiglia del Balsamo, però, non abitava più all'Albergheria, ma alla Vucciria, probabilmente nel vicolo Terra della Mosche.
Cagliostro tornerà poi definitivamente in Italia, a Roma. Qui, venne denunciato per eresia dalla moglie, che lo fece incarcerare dalle autorità pontificie. Trasferito poi nella fortezza di S.Leo, presso Rimini, questo singolare personaggio morirà di stenti e di follia, nel 1795.
In definitiva: chi fu realmente questo nostro concittadino? Forse solo e semplicemente un fenomenale imbroglione con la voglia di vivere una vita lussuosa e avventurosa...
Un grazie di cuore ai numerosissimi partecipanti all'itinerario sulle tracce di Cagliostro.
Di seguito, come sempre, un piccolo resoconto fotografico del percorso.
Un introduzione sul concetto di "esoterico" davanti alla chiesa di S.Cataldo
Il gruppo all'appuntamento a piazza Bellini
Il vicolo conte Cagliostro, tra l'Albergheria e Ballarò
Il gruppo invade il vicolo dove nacque Cagliostro
Il portone di palazzo Marchesi
A piazza SS.Quaranta Martiri al Casalotto, davanti a pal.Marchesi
L'ultima tappa, davanti all'odierno teatro Bellini
Il teatro Bellini, all'epoca di Cagliostro, teatro S.Lucia

6 commenti:

  1. ... Giuseppe Balsamo alias Alessandro conte di Cagliostro, il mago avventuriero e impostore che si servì della Massoneria, ed anche approfittatore della moglie Lorenza Feliciani, è un personaggio dalle mille sfaccettature che merita un approfondimento.
    Vito Zagra

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    1. Complimenti il degno commento di una persona molto dotta...

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  2. Sono d'accordo con Vito Zagra: studiare Cagliostro significa anche apprendere molto su quello strano periodo della storia europea che fu la seconda metà del XVIII secolo, che tanto influenzò la nascita di nuove realtà nel vecchio continente.

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  3. La fantomatica storiella raccontata dal vostro mentore è quella inventata da Monsignor Barberi, fiscale della santa inquisizione romana, fu incaricato dal segretario dello stato pontificio De Zelada di costruire di sana pianta, senza alcuna documentazione reale, l'impianto accusatorio del conte di Cagliostro, personaggio scomodo in quanto rappresentante della massoneria...Questa è la sacrosanta verità...Documentatevi...Confutate le tesi scontate e false..la storia è sempre scritta dai vincitori ma non sempre è quella reale...Un saluto.

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    1. Caro anonimo, quando organizzo percocrsi non credo di raccontare fantomatiche storielle. Semmai mi attengo a ciò che leggo. Sull'argomento Cagliostro nulla è stato dato per certo o per reale negli ultimi due secoli e mezzo. Aggiungo inoltre che le storia, quella vera, è quella che noi viviamo giornalmente. Chi era presente ai tempi di Cagliostro può aver raccontato tutto a modo proprio. Ciò vale per qualsiasi periodo storico. E tra quelli non c'eravamo, purtroppo o per fortuna, né io, né lei... Grazie comunque del suo interesse.

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  4. benissimo allora prima di affibbiare dei giudizi così alla leggera dovrebbe avere la certezza di poter dimostrare quello che dice...
    p.s. Prego era una dovere!

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