martedì 2 luglio 2013

PASSEGGIANDO UNA SERA D'ESTATE PER IL CAPO

La nuova passeggiata del gruppo "Palermo Nascosta" si è svolta per le stradine del quartiere Capo. L'antichissimo mercato popolare ha origini che si perdono nella notte dei tempi. Abitato già nel decimo secolo dagli Schiavoni, un gruppo di pirati che vi si insediarono, fu poi sede di arabi nel periodo normanno, e così via. Sono stati ricordati, all'inizio dell'itinerario, alcuni personaggi più o meno famosi, che hanno vissuto in questo quartiere. Tra questi, il mastro gelatiere Procopio dei Coltelli, che fu il primo ad aprire una sorbetteria a Parigi, alla fine del'600, divenendo un beniamino del Re Sole. O il poeta dialettale Pietro Fudduni, nonchè il povero Sebastiano Camarrone, una delle 13 vittime fucilate dopo la rivolta della Gancia del 1860 (c'è una lapide che lo ricorda). Così come il pittore Gaspare Serenario, il cui palazzo è di fronte alla salita della Mercede, e per finire Ciccio Ingrassia, che ebbe natali in queste stradine.
Il percorso ha avuto inizio da Porta Carini, il cui aspetto è quello di fine'700, mentre la vera porta era più addentrata nel quartiere e aveva origini trecentesche. Era stata fatta costruire e poi intestata a Ubertino La Grua, signore di Carini e chiamata quindi così per questo motivo. Da lì partiva anche l'antichissimo sentiero che collegava Palermo a Carini.
La seconda tappa è stata la chiesa dell'Immacolata Concezione, esempio di barocco dai toni forti e spettacolari. Ha una storia singolare legata all'eredità di una nobildonna, Laura Barbera del casato dei Ventimiglia, che rimasta, a metà del'500, vedova e senza figli, elargì alle suore di un convento tutti i suoi averi con la condizione che alla sua morte costruissero una chiesa. Le suore esaudirono in parte il desiderio della nobildonna, facendo erigere una cappelluccia all'interno del monastero. Per vari motivi, anche per un certo malcontento popolare degli abitanti del luogo, venne riedificata una nuova splendida chiesa che oggi è quella che possiamo ammirare.
Sulla salita della chiesa della Mercede si è parlato di due argomenti, uno molto popolare e allegro, l'altro molto più serio e storico. Il primo riguarda l'avvistamento di qualche tempo fa, di una sorta di fantasma di una suora sul campanile della chiesa in questione e che ha suscitato una emozione popolare ai limiti dell'idolatria. Ma era solo, ahimè, un gioco di luci, che seppur affascinante, è rimasto tale. Il secondo argomento è quello relativo alla setta dei Beati Paoli, che nel Capo avevano la loro grotta di "rappresentanza", ovvero il presunto covo/tribunale rinvenuto anni fa nelle cavità sotterranee del rione. Ma ciò che ancora oggi si crede a riguardo di questa leggenda è in gran parte legato al famoso romanzo di Luigi Natoli, che descriveva i Beati Paoli come giustizieri mascherati pronti a combattere contro i potenti e i soprusi. Magari fosse stato così...
Da recenti studi, anche se non vi sono documenti ufficiali, pare che la setta sia stata, in realtà, il primo esempio di manovalanza armata al soldo di famiglie potenti che nella Palermo del primo'500, facevano il bello e il cattivo tempo, possedendo la maggior parte di immobili e terreni in città (sotto il nome di Opera Navarro) e celandosi dietro un presunto gruppo religioso che era poco più di una loggia massonica con scopi poco chiari anche all'imperatore di Spagna, Carlo V: la Confraternita Imperiale dei Sette Angeli. A tal proposito segnalo il librettino "Il segreto cinquecentesco dei Beati Paoli" di F.Paolo Catiglione (Sellerio ediz.). Si potrebbe quindi azzardare l'ipotesi che la setta e tutto ciò che ci fu attorno ad essa, sia stata l'antesignana del fenomeno chiamato poi mafia. Chissà...
Attraverso l'antichissimo vicolo degli Orfani (da dove si accede alla grotta famosa) si è giunti all'epilogo del percorso: piazza Beati Paoli, con la chiesa di S.Maruzza nel cui sotterraneo c'è questo antico e irrisolto mistero. Forse il più importante e affascinante della storia palermitana.
Di seguito, come sempre, le foto del percorso. Alla prossima!
Il raduno a Porta Carini

Una chiesa barocca nata da una eredità: l'Immacolata Concezione
La salita della Mercede
La chiesa di S.Maruzza da una insolita prospettiva

2 commenti:

  1. Non credevo alla notevole affluenza degli amici nuovi e vecchi !! mi congratulo con loro per la perseveranza e l'interesse alle manifestazioni organizzate in seno al gruppo . L'interesse per l'attività da noi svolta è un pungolo per continuarla in modo più appassionato !!!!! Grazie, grazie,ciao a tutti gli amici del gruppo !

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  2. spetta a noi ringraziarvi!grazie per l impegno ma soprattutto per la passione che avete e che trasmettete. grazie!!assunta

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