mercoledì 7 settembre 2011

STASERA TEATRO,RISTORANTE ...O una bella esecuzione ?

[STORIE] I palermitani di alcuni secoli fa fecero del macabro la sola forma di spettacolo da vedere e gustare (ed era pure gratis)... Il popolo, che non poteva permettersi cene o teatri, aveva preso l'abitudine di assistere alle  tragiche esecuzioni capitali, che più truculente erano, più erano scopo di divertimento .
Già la commemorazione dei defunti era stata trasformata in festa, e il cimitero sotterraneo dei padri cappuccini era già diventato una sorta di mostra di cadaveri mummificati appesi al muro...
Oggi ci teniamo informati tramite internet su spettacoli teatrali e cinematografici, o scegliamo il pub dove bere un drink in compagnia... A quei tempi si attendeva con ansia il bando senatoriale che annunciava una sentenza da eseguire in questa o quella piazza... I palermitani si entusiasmavano ammirando le scenografie, i drappeggi, le confraternite che assistevano i condannati, gli inquisitori, i soldati, lo stesso boia vestito dei colori cittadini. Poi c'era pure il malcapitato, che durante il tragitto dalla prigione al patibolo, sul carretto trainato da un mulo, veniva vituperato, offeso, deriso, e gli si lanciava addosso di tutto. La Palermo del '600, ad esempio, era un patibolo a cielo aperto. Il Sant'Uffizio aveva il proprio carcere, con relative sale di tortura, prima al Castello a mare e poi al palazzo Steri. Per i roghi ereticali c'erano a disposizione piazza Marina, il cosiddetto "Brasero du Ciarduni" (piano dell'Ucciardone), e poi anche il piano di S.Erasmo, dove per rendere più gustoso il supplizio, il condannato veniva cosparso di pece e fatto bruciare a fuoco lento (come nel caso di frà Diego La Matina, che se si fosse pentito in tempo utile, sarebbe stato semplicemente strozzato nelle carceri filippine dello Steri). Poi c'erano pure i Quattro Canti, dove si svolgevano soprattutto impiccagioni, o il piano del Carmine, ed altre piazze ancora... Se di notte uscissero fuori le anime dei condannati, nei vari luoghi delle esecuzioni, ci sarebbe un traffico peggiore di quello odierno... 
Le carceri più capienti erano alla Vicaria, sulla rua Marmorea (odierno Corso Vitt.Emanuele, nonchè Cassaro). Altre prigioni erano a Porta Carini e presso il Teatro Bellini (ex Carolino). I prigionieri per reati politici erano ospitati al Castello a mare. Questa struttura giudiziaria fu definita, un tempo, "L'ORRENDA MA GIUSTISSIMA GIUSTIZIA DI PALERMO"...
Ad alcuni rei si poteva punire solo l'organo che aveva commesso il crimine, come il taglio della mano in caso di furto, ma c'erano casi in cui le condanne erano al limite del fantasioso, come per l'avvelenatrice Theofania D'Adamo, che venne posta nuda su un carro dopo essere stata "attenagliata" con pinze, riportata alla Vicaria, "garrotata", poi dal detto luogo "appiccata e squartata"... E ovviamente non mancavano impiccagioni, decapitazioni, o sevizie varie, a seconda dei reati commessi.
Chi ci guadagnava di più in queste terribili messe in scena, era, come abbiamo detto, il popolino, avido di tali spettacoli... Ma tanti e tanti popolani fecero brutta fine, forse uno dei pochi a morire da pensionato nel proprio letto fu un famoso boia, di cognome Anastasi...
Oggi la giustizia non si fa più, per fortuna, in questo modo, ma è "giustissima giustizia" come quella di una volta ?
Stemma del Sant'Uffizio

Palazzo Steri - Ex sede dell'Inquisizione

12 commenti:

  1. Leggendo queste righe,mi sto' convincendo,che l'oriundo Dario Argento,abbia studiato la storia di Palermo,prendendo ad esempio quanto di macrabro fosse possibile per i suoi films,ma non ha saputo prendere ,tutto , alla lettera
    quanto descritto nel tuo articolo !!!
    Questo se tu non lo avessi sintetizzato sarebbe diventato un vero poema dell'orrido .
    Capisco benissimo,che non hai volutamente inserire altre varianti di esecuzioni ,comunque
    cinematografiche ,ma desidero ricordarle a corollario dell'articolo :
    Lo spintonamento dallo Steri degli uccisori dei giudici della Gran Corte ,durante la rivolta di Squarcialupo .
    Lo squartamento con cavalli e con barche al piano di Sant'Erasmo .
    La bruciatura degli arti inferiori e la strozzatura in pubblico ,a mani nude,da parte del boia,non avendo potuto procedere all'impiccagione perche' il condannato impossibilitato nello stare in piedi .

    Perdiana,piazza Marina,OGGI,quanti spettacoli ti stai perdendo !!!
    Grazie,Fabio un bell'articolo,veramente notevole !!!

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  2. Mi associo ai complimenti.Post davvero interessante ed istruttivo per chi,come me,non conosceva certe cose.Ciao!

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  3. Diciamo che come ho sottolineato nel post, la fantasia nell'uccidere le persone non mancava di certo... Magari fosse stata sfruttata per altre cose ! Grazie sempre a voi che leggete e a chi, come Federico, è una continua miniera di spunti e suggerimenti...

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  4. credo che anche ai nostri giorni "alcuni" palermitani parteciperebbero in massa a questi eventi.
    Rosalia

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  5. Trovo molto significativo il titolo dato a questo articolo.In fondo prima non c'erano cinema o altro,e il popolo aveva come svago di massa solo questo genere di cose.Incredibile ma vero!E c'era una sete di sangue notevole,paragonabile agli spettacoli dei gladiatori nell'antica Roma. Complimenti!Post davvero interessante!

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  6. c'è da sottolineare che la spettacolarità delle esecuzioni non era fine a se stessa ma doveva servire da monito. Le esecuzioni erano motivo di "svago" in qualsiasi città, non solo a Palermo. La gente del tempo si divertiva così ed era normale che ciò accadesse.

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  7. L'altra sera con uno amico patito della storie di Palermo,abbiamo fatto una lunghissima passeggiata per la Kalsa,e devo vergognosamente confessare di conoscere topograficamente Piazza Marina ,tutto il resto,alle spalle, per me era tabu',pur essendo palermitano non vi avevo mai messo il naso .
    Il mio accompagnatore ne ha raccontate tante rendendomi confuso .
    L'argomento che mi ha colpito di piu'é riferibile ai roghi che per centinaia di anni si effettuarono in piazza Marina .
    L'amico accompagnatore mi ha evidenziato altri posti , non ci potevo credere !!!!
    Palermo era un esteso rogo !!
    Ed ora avendo piu' tempo libero,mi sono dilettato nelle ricerche !!!
    dopo le risultanze di queste ho dovuto ammettere che l'amico aveva ragione da vendere .
    Oltre ai luoghi enunciati,ne ho ritrovati altri meno conosciuti ma altrettanto belli e macabri :
    Il Piano della Loggia,il piano dei Bologna,il Piano della Vucciria Vecchia,il Piano dell'Ucciardone,financo di fronte la Chiesa della Magione .
    Ripensandoci,ce n'erano tanti a Palermo di localini dediti al divertimento gratuito!!
    i palermitani non pativano certo di noia !!!
    Ringrazio Fab ,collaboratori,ed amici commentatori per aver reso piacevole l'articolo,realizzandolo e criticandolo !!!

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  8. Ho letto prima per curiosita' e poi con maggior interesse l'articolo,molto bello !!!
    Mi ha fatto rammentare una passeggiata domenicale nel centro storico,assieme un mio cugino che si reputava l'esperto di famiglia. Dopo i suoi racconti,l'avevo considerato molto fantasioso,ora leggendo l'articolo mi sto' ricredendo .
    Aveva ragione,quando ripeteva che Palermo fosse il Festival dell'orrore .
    Mi raccontava,e ne ero restata incredula,che proprio sull'architrave del portone dello Steri Chiramonte era applicata in modo stabile una gabbia in ferro ove si ponevano le teste dei condannati,fino alla loro calcificazione .
    Devo ricredermi,anche se la gabbia non l'ho vista !!!! Ora chiedo conforto a chi ne sa di piu ! Forse ho trovato le persone giuste !!!
    Ciao Elisa Di Marco

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  9. Carissima Elisa,credi pure a quello che ti diceva il tuo fantasioso cugino,in quel periodo era uso comune l'ingabbiamento o l'arpionamento e l'esposizione di parti umane,in luoghi particolari, per goderne la bella vista e tanto per dimostrare come si eseguiva la giustizia in Palermo .
    Si ricordano luoghi ove ancora la toponomastica ne rinfresca l'atroce memoria " lo Sperone ,lungo l'attuale Via Messina Marine" ed il Ponte delle Teste sull'Oreto .
    Tornando al tuo quesito, ti posso assicurare che la gabbia,anche se non piu'esistente,fu riempita ,nel luglio del 1523, delle teste di nobili cospiratori,il conte di Cammarata,il tesoriere Leofante della Verdura,il patrizio Francesco Imperatore,il barone di Sclafani .
    Questa era la fine dei rei di lesa maesta'
    durante il dominio spagnolo in Sicilia .
    Elisa grazie per il tuo interessamento al blog e a quanto pubblica .

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  10. la giustizia odierna è più atroce ..
    Magari non muore nessuno fisicanente ma muore l'onore dell' italia perchè se ne infanga il nome.
    Alla frase "io sono Italiano" c'è chi storce il naso.
    Peccato.
    Grazie Federico

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  11. Per evitare di spremerci le meningi,ci prendiamo la briga di evidenziare un nostro precedente articolo da ripassare e gustare !

    Vi salutiamo con calorosi roghi e stringenti appiccamenti !!
    I vostri Fabio e Federico !!!!

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  12. ... Nelle Piazze Grande della Città venivano svolte i spettacoli delle " TRE EFFE " : FIERE - FESTE - FORCHE ; questi erano gli appellativi per i luoghi degli spettacoli publici all'aperto ... V.Z.

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