mercoledì 11 aprile 2012

ATTRAVERSO I SECOLI...Aneddoti palermitani [Pt. 3]

Per chi lo aveva richiesto già da tempo, ecco la terza parte degli aneddoti storici palermitani. Buona lettura a tutti...
[ANEDDOTI] 6 Gennaio 1553 : Alla Cattedrale viene nominato il nuovo Arcivescovo don Pietro d'Aragona Tagliavia. Il suo ingresso in chiesa si svolge con il rito ecclesiastico del tempo, cioè con due massime cariche cittadine ai suoi fianchi. Alla destra c'è il capitano di città don Geronimo Corbera, alla sua sinistra il pretore Cesare Lanza. Per chi non lo sapesse, il Lanza è colui che dieci anni più tardi ucciderà per adulterio la propria figlia, la famosa baronessa di Carini.
30 Agosto 1571 : Verso le ore 20, mentre è inginocchiato a pregare in casa sua, il principe Pietro Barrese è colpito da un fulmine che entra dalla finestra. Riporta gravi ferite al costato. Anche il servo viene ferito, ma non la moglie, che era pure nella stanza.
21 Giugno 1573 : Muore Don Luigi Ventimiglia, capitano di città. Al suo funerale partecipa pure l'Accademia dei Cavalieri. A chi chiede come sia morto il Ventimiglia, viene risposto che, non si sa come, si era tagliato accidentalmente un testicolo (!)
1 Agosto 1575 : Alla Vucciria viene impiccato un "beccamorto", che, essendoci in atto una epidemia di peste, rubava oggetti e indumenti dei morti e li rivendeva, causando nuovi contagi del terribile male.
28 Luglio 1578 : Viene catturato un muratore, poichè reo di tenere una figlia naturale "in loco" della moglie, usandole continuamente violenza. Dopo aver confessato sotto tortura, venne incatenato su un carro, portato alla forca, e poi il corpo fu bruciato.
28 Marzo 1610 : Nella chiesa di S.Agostino scoppia una lite tra Don Giovanni Branciforte, figlio del principe di Butera, e un macellaio. Il nobile aveva detto in toni molto arroganti alla moglie del macellaio di scostarsi perchè stava troppo accanto a lui, e per questo dopo uno scambio di improperi, il macellaio lo aveva spinto facendolo finire a terra. Uno staffiere del Branciforte, per prendere le difese del suo padrone, diede una coltellata in testa al macellaio. A causa del versamento di sangue in un luogo religioso, la chiesa fu chiusa per qualche giorno e poi benedetta prima della riapertura, secondo l'usanza di quei tempi.
12 Giugno 1610 : Il cardinale fece punire un uomo che teneva la moglie segregata in casa. Fu fatto denudare dal torso in su, posto su un carro e portato in giro. Ogni volta che il boia suonava una campanella, la moglie, che stava anch'ella sul carro, lo colpiva con una lunga treccia d'aglio. Poi andò in galera, e la moglie così ne fu liberata.
16 Settembre 1610 : L'Illustrissimo e Reverendissimo Monsignor D'Oria fa emanare un bando che inasprisce le pene per chi commette furti di notte, anche se di poco conto. Se condannato una prima volta, il ladro sconterà dieci anni di prigione. La seconda volta che fosse colto in flagrante, avrà carcere a vita, la terza volta sarà condannato a morte.
2 Settembre 1748 : Spettacolo di Inquisizione nel chiostro di S.Domenico. Vengono condannati un vicario e due cappellani, rei di eresia e per aver commesso "infinite carnali iniquità", e un frate per aver celebrato messa senza essere ancora ordinato presbitero. Due furono condannati al carcere a vita, uno a dieci anni di prigione, il frate a cinque.
16 Febbraio 1759 : A causa del furto di una pisside contenente ostie consacrate nella chiesa di S.Giuseppe dei Teatini, vengono sospese le celebrazioni del carnevale in corso. Inoltre, inizia un triduo di preghiere e penitenza, e l'Arcivescovo pone una taglia di 150 onze sulla testa dello scellerato ladro. Anche due teatri cittadini vennero chiusi per questo motivo.
Interno di S.Giuseppe dei Teatini



11 commenti:

  1. Interessanti come sempre i tuoi aneddoti
    Nora

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  2. Direi che Palermo è sempre stata ricca di spigolature come queste. Ci mancava proprio una bella opera di catalogazione e divulgazione di questi fatti curiosi.
    Mi viene un'idea... ma... raccoglierle tutte e pubblicarle in un libro? pensaci Fabio!
    Un caro saluto, Angelo

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  3. E così abbiamo conosciuto altri aneddoti,grazie Fabio,interessanti come sempre..

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  4. Vito Zagra In qualsiasi secolo i fatti e misfatti sono avvenuti malgrado le condanne severe di una giustizia non equa, e ciò continua ad accade anche ai nostri giorni, purtoppo .

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  5. Amministrare la giustizia non è mai stato facile,si sa....ma se un ladro sta scontando il carcere a vita,come può rubare una terza volta????...ma anche 5 anni di galera solo per la messa senza essere stato ordinato????Mi vengono in mente dei chirurghi che hanno operato senza nemmeno avere una laurea!!!!!

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  6. Fabio sei andato a spulciare in qualche archivio?

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  7. Interessantissimi come sempre =)

    Tuo cugino Fabrizio

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  8. Si è passato da un eccesso all'altro! Nei secoli scorsi, si esagerava nell'applicare le pene da espiare per chi commetteva reati, oggi è tutto il contrario ! Per quello che, oggi, fanno i politici, nostri amministratori, sarebbe opportuno reintrodurre quelle condanne, almeno per le ruberie che perpetrano ai nostri danni!!! Che ne dite?...

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  9. @ Rosalia : gli aneddoti fanno parte di diari e scritti d'epoca. Ho provato ad estrapolare quelli più interessanti. Ciao !

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  10. grazie Fabio x le storie e x i tuoi aneddoti sempre molto interessanti!!! ;) Laura

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  11. tutte storie interessantissime, che mettono in evidenza sempre gli stessi reati umani, ieri come oggi:mariti e padri violenti, falsi preti, ladri nei luoghi sacri, etc. etc. la cosa più curiosa è quella dell'emanazione di un bando che avrebbe dato punizioni più pesanti per chi rubava di notte! come se lo fatto, di giorno era considerato meno grave.

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