martedì 4 dicembre 2012

UNA CHIESA SOTTO SEQUESTRO

E' proprio di questi giorni la notizia, diffusa dai giornali e dai tg locali, del sequestro, da parte delle autorità municipali, della chiesa di S.Maria della Pinta, conosciuta anche come Madonna dell'Itria. Il sito artistico che ospita, tra gli altri tesori, stucchi del Serpotta, è solo l'ultimo di quei brutti esempi di scempio che stanno violentando i gioielli d'arte palermitana. Abbandonato ai vandali, questo luogo è stato oggetto di furti e danneggiamenti continui. L'anno scorso sembrava che stesse per iniziare un restauro (e le foto di seguito si riferiscono proprio a quel periodo), ma invece tutto cadde nuovamente nell'oblìo. Io stesso notai, passandoci davanti, che c'erano degli operai che vi lavoravano dentro. Stavano rifacendo un impianto elettrico e chiesi di poter entrare a scattare qualche foto. Mi fu concesso.
Credo che si possa notare, dalle successive istantanee, cosa poteva e potrebbe essere questa chiesetta, che si trova a due passi dal monumentale complesso di S.Giovanni degli Eremiti, e alle spalle dell'Oratorio di S.Mercurio.
L'iniziale nucleo della chiesa venne demolito per la costruzione della porta di Castro e si definì l'assetto della piazzetta. Successivamente, nel 1670, la chiesa venne riedificata e battezzata S.Maria della Pinta, per una antichissima chiesa bizantina che era così chiamata e che si trovava nei pressi del palazzo reale. I confranti dell'antica chiesa ebbero l'uso di questa nuova e la chiamarono in tal modo.
Contenente, come si è già detto, stucchi del Serpotta, la chiesetta aveva anche, al suo interno, delle tele del'500. E' inutile continuare a soffermarsi, tuttavia, sugli splendori architettonici barocchi del luogo, dato lo stato in cui versa. Da questo blog, se possibile, denunceremo sempre ciò che non va nei nostri monumenti. Lo abbiamo fatto in passato, lo continueremo a fare...







11 commenti:

  1. io non capisco veramente come si possa nel 2012, la città che vorrebbe diventere capitale della cultura, arrivare a devastare i propri figli!

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  2. La Polizia Municipale non s'intende d'Arte e fà il suo lavoro, cioè sequestra l'edificio perchè pericolante. Ma mi domando perchè si arriva a farlo diventare pericolante un edificio storico così ricco d'arte? Perchè non si mette in sicurezza e si restaura in tempo e come si deve, un così importante pezzo di storia ,di cultura e di arte? i lavori quando sono seguiti sono fatti male e in oltre si lasciano in mano agli operai, che hanno anche danneggiato il pavimento per un impianto elettrico! leggendo queste notizie si perdono le speranze, che un giorno questa città torni a splendere come nel passato!!!

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  3. Siamo talmente abituati a queste notizie che quasi quasi abbiamo fatto il callo;ma...il callo non si deve mai formare;dobbiamo sempre alzare la voce e denunciare le incurie tutte palermitane e che sono l'unica cosa che mi fanno vergognare.....

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  4. Siamo alle solite....una città d'arte come dovrebbe eesere Palermo lasciata nel più completo abbandono.Dice bene Teresa Marciani, i monumenti non dovrebbe ridursi cosi.Ci vorrebbe un serio e competente censimento di tutto il patrimonio artistico, restaurarlo laddove ve ne fosse necessità, infine renderlo fruibile a tutti, turisti e cittadini.La mancata tutela dei monumenti rende la città povera moralmente, culturalmente e finanziariamente,non si deve dimenticare che sarebbe fonte di guadagno nonchè di occupazione, di cui Palermo avrebbe una grande necessità. La cosa che personalmente mi crea fastidio è il non vedere, una seria e decisa volontà, da parte delle istituzioni e dei cittadini di cambiare lo stato attuale delle cose.

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  5. Questo modo di essere vigili,da semplici cittadini,sulla cura,o incuria,dei nostri preziosissimi beni,cosi' come ha fatto Fabio, è importantissimo. Se lo avessimo fatto negli anni dell'incuria e della barbarie degli anni sessanta e successivi,forse avremmo dato una spinta all'amore per il nostro patrimonio che adesso in questo gruppo,e anche altri,si manifestano giornalmente tessendo e fotogrando la nostra amata e unica Palermo.Grazie Fabio e Federico per quello che fate.

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  6. Emilia Corsini Per anni e anni la mafia ha spadroneggiato a Palermo affogando nel cemento la bellissima coca d'oroe nascondendo a una cittadinanza intimidita e omertosa tutte le potenzialita' di ricchezza e benessere vero che una citta' colma di tesori d'arte e naturalistici possiede .I palermitani si sono sempre venduti per un piatto di lenticchie. Questo mi ha sempre gettata nello scoramento. Spero che i nuovi mezzi tecnologici ci aiutino a uscire dall'isolamento e a fare qualcosa di efficace per invertire la rotta.

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  7. Il gruppo Palermo nascosta dovrebbe cominciare a farsi promotore di petizioni agli organi competenti per sensibilizzare Autorità, cittadini, e quanti abbiano a cuore la Storia e l'arte.

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  8. Ho avuto modo di parlare con qualcuno dei beni culturali, e mi è stato risposto che le opere su cui intervenire sono TROPPE. Io ho ribadito che non sono troppe, forse sono tante, e ci vorrebbe una commissione per valutare a quali dare le giuste priorità, ma hanno fatto spallucce. Aderirò a qualsiasi iniziativa che il gruppo voglia intraprendere per farci sentire. Il rispetto del bene culturale, e l'affidamento di un monumento ad una ad una o più classi scolastiche per la tutela, dovrebbero essere materie d'insegnamento nelle nostre scuole. Se gli amministratori comunali di fine ottocento dedicavano un monumento ai senza tetto, considerando cosa fanno gli attuali amministratori, siamo messi proprio male.

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  9. Che dire....la legge di tutela dei beni culturali, la 42/2004 non è adeguata, la Sovrintendenza è diretta da incompetenti, la Curia se ne frega e per finire i privati se non obbligati non hanno cura dei beni culturali di cui vengono in possesso. Sono stato io a segnalare al Nucleo Tutela e a permetterne il sequestro dopo le immagini passate da Maria Rioja!

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  10. Sig. Maltempo si spera, mi debbo compilimentare con Lei che da "competente" ha individuato danni inesistenti al
    monumento,impegnando inutilmente il preziosotempo di inquirenti e magistratura giudicante, facendo spendere
    migliaia di euro per la difesa ad onorevoli funzionari, e tutto ciò, ripeto grazie alla sua "competenza", che ahinoi non è stata riconosciuta dal Collegio giudicante, che ha assolto gli imputati perchè il fatto non sussiste. Complimenti vivissimi

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