martedì 12 luglio 2011

L'ESECUZIONE DI UNA AVVELENATRICE...Una maledizione eseguita

Palazzo Steri

Piazza Marina-Giardino Garibaldi

Uno dei ficus secolari del Giardino Garibaldi
[PERSONAGGI] Febbraio 1633. Viene catturata la famosa avvelenatrice Francesca La Sarda, a cui le autorità danno la caccia già da qualche tempo. Francesca è accusata sia di aver avvelenato tante persone con le proprie mani, sia di aver fornito veleno su "commissione". La particolarità del suo veleno, che lascia solo pochi istanti di vita a chi lo ha ingerito, è che pare sia composto per la maggior parte da acqua... Insomma è una sorta di laureata in chimica che sfrutta il suo titolo di studio non certo per fare del bene all'umanità. La sua cattura suscita clamore tra il popolo, perchè nonostante tutto è molto famosa e probabilmente a certuni ha fatto anche qualche "favore", togliendo di mezzo qualche marito manesco o qualche moglie adultera... Rinchiusa nelle carceri della Vicaria, è giudicata ovviamente colpevole e condannata a morte... Perchè la sua sentenza sia eseguita, deve fare solo pochi metri, in pratica attraversare il pianoro di piazza Marina (futuro Giardino Garibaldi) e giungere al patibolo, più o meno davanti al vicolo delle Teste (oggi vicolo Palagonia all'Alloro)...
Sarà giustiziata infatti lì, il 16 Febbraio del 1633. La sua esecuzione attira un tale numero di persone, avide a quei tempi di spettacoli macabri, a tal punto che le autorità cittadine decidono di costruire dei palchi in legno, a mò di gradinate di stadio, per poter dare una buona visuale dello spettacolo a tutti... Dopo aver percorso le poche decine di metri che separano palazzo Steri dal luogo del patibolo,  Francesca è presa di scherno dalla folla presente, ma è lei stessa a prendere la parola e fa una promessa solenne... "Ridete pure...Tanto molti di voi stanno per venire con me !" Un attimo dopo che la sentenza è eseguita, parte dei palchi, per il troppo peso delle persone presenti, crolla, e ciò suscita un fuggi fuggi generale...
Decine di persone restano uccise nella calca che si crea... In fondo Francesca ha solo mantenuto la sua promessa (o maledizione)...

5 commenti:

  1. Voglio puntualizzare che Francesca La Sarda non è l'avvelenatrice descritta da Luigi Natoli nel suo romanzo "La vecchia dell'aceto". Quella è tale Giovanna Bonanno, vissuta a Palermo nel tardo '700. Un altra famosa avvelenatrice fu tale Teofana, giustiziata anch'ella nel 1633, qualche mese dopo Francesca La Sarda...

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  2. Oltre Giovanna Bonanno,impiccata nella seconda meta' del '700, esistette Francesca La Sarda (Rapisarda),decapitata con mannaia nel febbraio del 1633.
    La Bonanno,fu il soggetto principale del romanzo storico di Galt,LA VECCHIA DELL'ACETO .
    L'autore siciliano,credo che abbia voluto prendere in prestito,nel romanzo i Beati Paoli, il solo cognome della avvelenatrice,cambiandone il nome da Francesca a Peppa .
    E'una licenza da concedere a Luigi Natoli, maestro a cui non mi permetto fare correzioni.
    Lui,poteva fare di tutto,cambiare i nomi e nel contempo far rivivere i personaggi in tempi successivi .
    Per questo è il piu'grande romanziere d'appendice .

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  3. Sono perfettamente d'accordo con te, Federico...

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  4. Ciao, io sono espagnola e vorrei fare una pregunta: Francesca Rapisardi è venuto dalla Sardegna?, quali dove?.
    Grazie mille

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    1. Ciao. Francesca Rapisardi era soprannominata la "sarda" ma non veniva dalla Sargegna. Sarda in italiano è il nome di un pesce molto magro. Probabilmente lei era molto magra e veniva chiamata così per questo motivo.
      Saluti

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